“Dopo un incontro culturale nell’Auditorium di via Brigata Sassari, alla presenza delle autorità regionali e provinciali, tra cui l’On. Salvatorangelo Mereu, Sindaco e Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, l’On. Pietrino Soddu, il Dott. Giovanni Viarengo, Procuratore della Repubblica e il Prof. Giovanni Lilliu Archeologo e Accademico dei Lincei e una grande folla, si va in corteo al museo. Il nastro viene tagliato da S.E. Mons. Antioco Piseddu Vescovo di Lanusei, che dà anche la benedizione.” Antioco Piseddu, “Senorbì, note per una storia”, 2001, pag. 208
Esattamente trent’anni si inaugurava un luogo speciale per Senorbì, per la Trexenta e per la storia della nostra Isola: il Civico Museo Archeologico Sa Domu Nosta, ex dimora del Notaio Arturo Carmelita, apriva al pubblico lo scrigno dei suoi tesori.
La ricca messe di materiali rinvenuti a Monte Luna e nei territori limitrofi, faceva finalmente bella mostra di sé dinnanzi ad una folla eccitata e commossa.
A conferma che il progresso di una società dipende indissolubilmente dalla cultura di cui è depositaria e dal livello delle strutture atte a veicolarla, l’apertura dell’Antiquarium Senorbiese, in quella tersa giornata di gennaio, rappresentò una fondamentale tappa nel cammino di crescita del territorio e della sua comunità, sempre più evoluta e consapevole di quanta meraviglia il tempo sa custodire.
Lo straordinario sforzo sinergico profuso tra Enti e Comunità Locali, Regione Sardegna e Soprintendenze Archeologiche, consentì di traguardare un limen a lungo sognato. Non poche le difficoltà per raggiungere la meta, ma quando la passione e l’energia guidano le azioni, tutto è possibile!
Ringraziamo Palmira Farina per averci permesso di documentare i ricordi con le immagini tratte dal video in suo possesso.
Si riparte da qui, da questi visi sereni e dalla voglia di inseguire nuovi orizzonti di crescita!
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