“…Avvolte nei loro mantelli rosso porpora, escono solo di notte, affinché i raggi del sole non rovinino la loro candida pelle.
Vivono sottoterra, nelle loro dimore scavate nella roccia.
Se chiudi gli occhi, nelle notti senza Luna sentirai il loro canto melodioso, mentre costruiscono magici gioielli in filigrana d’oro e d’argento…” (N. Castangia)
Ne abbiamo sentito la presenza ieri al Museo, mentre le immagini, le parole e l’arte impreziosivano la sala conferenze.
Un’atmosfera magica ci ha condotti aldilà del tempo, lontani dal frastuono e dalla realtà che corre spesso troppo veloce.
Ci siamo lasciati guidare da abili nocchieri, capaci di celebrare la cultura in un modo speciale.
La filigrana, antica arte tramandata dalle JANAS, ha cucito percorsi e emanato suggestioni intense.
Siamo davvero felici per aver vissuto un momento così denso, frutto di importante sinergia e condivisione tra realtà diverse. Uno speciale ringraziamento agli artefici di questo bellissimo progetto: a Nicola Castangia e Maurizio Cossu per le immagini incantevoli che hanno mirabilmente supportato Giorgio Murru nel suo incredibile viaggio emozionale attraverso le case delle fate.
Le Janas le abbiamo sentite, anche grazie alla maestria di Pierandrea Carta, che ha svelato lo straordinario miracolo dell’arte della filigrana!
Come non essere entusiasti di una sera così?
Prezioso il supporto della Cantina Trexenta e di Maurizio Carboni che, ancora una volta, ha immortalato i bei momenti dell’evento.
Grazie a tutti coloro che sono stati con noi, TANTI davvero!
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