Si ripercorrono le tracce, si mettono in sequenza gli indizi, quelli emersi per caso o cercati con intenzione.
Lo si fa con entusiasmo, passione e desiderio di comunicare e si genera
nuova consapevolezza, perché
la storia è anche questo: ritrovare la vita nei frammenti che l’hanno respirata e assorbita, darle interpretazione continua, non smettere mai di imparare e capire.
Un GRAZIE dal cuore agli allievi e ai docenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Cagliari: ieri hanno dato nuova prova di grande interesse e impegno verso l’analisi delle testimonianze che il MADN conserva: Alessandra Gaviano e Valentina Milia ci hanno condotti lontano e l’hanno fatto con grazia, entusiasmo e rigore. Non è semplice restituire al pubblico i risultati della ricerca!
Grazie dunque, a nome di tutta la comunità di Senorbì, sempre più consapevole di aver ereditato tesori preziosi.
Vi aspettiamo sabato 24, per riscoprire i resti di una delle 120 tombe presenti nella necropoli di Monte Luna.
Sarà come tornare lì, sul luogo del rinvenimento e comprendere quanto prezioso sia “ascoltare” ciò che riemerge dal tempo.
Articolo precedente
Iside e i culti egizi in Sardegna
Articolo successivo
La ri-scoperta dell’oggetto, Contesti e contestualizzazioni