Necropoli di Monte Luna – Santu Teru

La storia del sito

Il territorio di Senorbì ha restituito precise testimonianze riconducibili alle fasi di San Michele di Ozieri (Neolitico Antico) e Abealzu Filigosa (Calcolitico), in un arco di tempo compreso tra la fine del IV e la prima metà del III millennio a.C., ben rappresentato dai siti di Monte Luna, Santa Barbara e Corte Auda, nonché dalle Domus de Janas presenti a Is Forreddus e nella stessa Monte Luna, dove sono state rintracciate consistenti e peculiari testimonianze di Cultura Campaniforme (fine III-inizi II millennio a.C.) e Bonnanaro (1800-1500 a.C.).

Numerose le emergenze architettoniche di Periodo Nuragico (Bronzo Medio), pertinenti a resti di edifici semplici e complessi, tra i quali spicca, nel territorio di Sisini, la struttura in opera ciclopica denominata Su Nuraxi.

La Necropoli

I Punici, tra il V e il III secolo a. C. abitarono la collina di Santu Teru, antistante la relativa necropoli di Monte Luna.

Gli scavi hanno portato alla luce circa centoventi sepolcri, la gran parte dei quali dotati di pozzo d’accesso e camera singola o doppia. Sono presenti anche sepolture “a fossa” rettangolari e alcune deposizioni in anfora (enkytrismòs).

I corredi tombali consentono di datare l’area tra il V e il III secolo a.C.. Vi è inoltre un nucleo distinto di tombe, “a cassone” o “alla cappuccina”, di età romana.

La Città

Nell’altura di Santu Teru, sottoposta prima ad indagini di superficie e negli ultimi anni a campagne di scavo da parte dell’Università di Cagliari, emerge un’acropoli con quartieri abitativi e cortina muraria difensiva. L’insediamento punico-romano si sovrappone a quello dell’età del Bronzo.

Tra i tanti i resti della cittadella fortificata si rilevano strutture con imponenti fondazioni e monumentali edifici pubblici.

L’area, grazie al rinvenimento di numerosi frammenti ceramici punici e di importazione attica e magnogreca, è databile tra il V a.C. e I/II d.C..