Scrivere è l’arte di manifestare ciò che anima l’essere umano, nelle sue infinite e complesse declinazioni.
E poi c’è chi riesce, con estrema semplicità, a scrivere dell’Anima, prima che dell’umano in cui alberga.
Maria Grazia Grosso ha questo straordinario talento e la sua prova narrativa ne è l’esempio.
“Torniamocene a casa” gode di una scrittura agile e densa, ti accompagna nel profondo e rende possibile anche ciò che pare non esserlo.
Abbiamo riaperto i nostri pomeriggi letterari con la delicatezza di cui si aveva bisogno.
Grazie dunque a chi ha reso questo dono possibile: all’Autrice che ha indicato come la magia abiti ognuno di noi, basta saperle aprire la porta;
a Mario Garzia per il brio e la cura con cui ci ha permesso di lambire il romanzo, senza rivelarlo troppo;
a Paola Carta per averne colto la bellezza e compreso l’opportunità di presentarlo al MADN;
al profumo dei biscotti Loi Zedda e alla loro ricetta segreta; al Pubblico attento, capace di infondere l’energia per proseguire il cammino.
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